
Illivio Felluga 2018
Il livio Felluga è uno dei quei vini che lasciano il segno. Appena l’ho degustato mi ha ricordato alcuni vini del Brda, infatti siamo a meno di 5km dal confine sloveno, due aree italiana e slovena vocate a bianchi eleganti e di struttura che restano impressi nella mente.
Ma andiamo con ordine, nel bicchiere il vino è giallo paglierino con riflessi dorati, molto brillate, quasi brillante. Al naso complesso e fine, dalla mela cotogna, ai frutti esotici, agli agrumi, anche canditi, è un bianco di struttura.
Illivio Felluga trova l’equilibrio tra l’eleganza del pinot bianco, la morbidezza dello chardonnay e la dolcezza del principe picolit, d’altra parte è un vino che passa 10 mesi in piccole botti di rovere prima di essere imbottigliato.
E un vino che spicca per struttura, morbidezza e persistenza, da abbinare col pesce, nel mio caso specifico l’ho accompagnato a coda di rospo in brodetto alla gradese


